L’estate 2019 si
chiude con un sostanziale decremento
degli incendi a Napoli e in Campania rispetto a qualche anno fa.
Nonostante alcuni casi gravi (su tutti, il rogo che ha interessato la collina
dei Camaldoli), la
situazione migliora rispetto al 2017 e mantiene il trend positivo degli ultimi
mesi dal punto di vista di prevenzione e di tutela delle aree boschive, come
confermano fonti di Vigili del Fuoco e Protezione Civile.
Merito anche di iniziative come quella di ABCD i cui dati sono stati resi noti in
queste ore dall’Associazione
Ardea, capofila del progetto che coinvolge anche il gruppo di
protezione civile Falchi
del Sud, Comune
di Pozzuoli, Università
degli Studi di Napoli Federico IIDipartimento di Agraria, Ente Parco Regionale dei Campi
Flegrei, WWF
Italia Onlus, WWF
Oasi, Hubstrat
e Tech-Tron. Il tutto con il prezioso sostegno di Fondazione CON IL SUD.
In 108 giorni di copertura, circa 500 ettari di territorio sono stati
monitorati per tutto il giorno. Undici gli incendi rilevati nelle aree
limitrofe all’Oasi, 14 invece gli interventi per fuochi di pulizia di
campi agricoli. Tantissime
segnalazioni dei cittadini, che si riscoprono così socialmente
impegnati grazie anche a un’importante
campagna di comunicazione che è andata dal porta a porta ai social network.
Inoltre, 4 esposti sono stati presentati ai Carabinieri dell’Unità Forestale
relativi alla presenza di fuochi di artificio e rifiuti in zona.
IL PROGETTO
ABCD è
l’acronimo di “Astroni
Bosco da Conoscere per Difendere“. L’obiettivo prefissato
dal partenariato è quello di realizzare una strategia innovativa per la
prevenzione degli incendi in un’area altamente a rischio: quella del Cratere
degli Astroni, nel cuore dell’area flegrea. La bocca del vulcano ormai
inattivo, il cratere e le zone limitrofe rappresentano un importante polmone
verde condiviso tra Napoli e Pozzuoli, comprendente anche la straordinaria Riserva Naturale e Oasi WWF.
Il progetto è stato sostenuto da Fondazione
CON IL SUD, che ha indetto il bando e a cui quindi si deve la
paternità dell’attività.
GLI INTERVENTI
Le attività di presidio e controllo dell’intero territorio – e in particolar
modo delle aree a rischio – da parte dei volontari seguono un pregresso studio
e la mappatura delle aree limitrofe alla Riserva Naturale Statale Oasi WWF
Cratere degli Astroni al fine di individuare zone ad alto rischio su cui
saranno successivamente coinvolti cittadini,
associazioni e istituzioni per intervenire ed eliminare i
pericoli rilevati.
Questo è solo il fulcro di un’azione ad ampio raggio, che ha incluso altre
attività collaterali come ad esempio un’importante campagna di
sensibilizzazione rivolto ai cittadini sul territorio circa l’importanza
di assumere comportamenti corretti per prevenire il rischio di innescare
involontariamente incendi e di segnalare tempestivamente eventuali focolai di
incendi o azioni sospette. Questa campagna ha avuto come risultato il
coinvolgimento e l’attivazione di molti cittadini delle aree limitrofe alla Riserva
che hanno contribuito all’attività inviando segnalazioni agli operatori della
Riserva.
Particolare attenzione merita anche il Campo Antincendio boschivo che è
stato attivato e condotto dal personale e volontari della Riserva Naturale e
dell’associazione dei Falchi del Sud che ha permesso il presidio costante
dell’intero territorio della Riserva e delle aree limitrofe – novità assoluta
dovuta proprio al progetto – durante tutta la stagione estiva.
IL FUTURO
Il progetto è destinato a continuare e a evolversi ulteriormente. Si prevedono
infatti ulteriori azioni e attività di implementazione della nuova strategia di
prevenzione degli incendi boschivi. Ma le attività non si fermano nemmeno
durante l’inverno: sono
da poco partiti dei corsi di educazione ambientale sul tema degli incendi
rivolti agli alunni delle scuole del territorio