Il blitz che ha sventato l’attentato a Viterbo sta portando alla luce delle cose davvero inaspettate e che aggravano la situazione per il nostro Paese
Il terrorismo rappresenta una minaccia seria per l’Italia? Questa è una domanda che da tempo si fanno i cittadini. Il nostro Paese, almeno fino ad oggi, è stato risparmiato da possibili attacchi, anche di singoli individui. Il merito più grande è sicuramente della prevenzione che si fa da tempo. Sono molti, infatti, i controlli rigidi che avvengono per fermare presunte persone a contatto con l’Isis e pronte magari a compiere un attentato in Italia.

L’ultimo blitz che ha evitato una strage è quello di Viterbo. Due ventenni turchi erano pronti a compiere un attentato durante le celebrazioni di Santa Rosa. Le forze dell’ordine, però, sono riusciti a fermarli in anticipo e sequestrare materiale destinato ad essere utilizzato la sera stessa. Ma le indagini, come riferito da Il Messaggero, stanno portando alla luce altre vicende che sembrano dare una risposta alla domanda che abbiamo fatto ad inizio dell’articolo.
Italia e il rischio attentato: c’è una novità che spaventa
Fino ad oggi l’Italia non ha mai dovuto fare i conti con veri e propri attentati terroristici. Una situazione che poteva essere interrotta nella giornata di mercoledì 3 settembre, ma l’intervento delle forze dell’ordine ha permesso di evitare una vera e propria strage. L’indagine, però, sta portando fuori un quadro ancora molto più grave. Il nostro Paese è sempre più centrale per quanto riguarda i gruppi estremisti.
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L’inchiesta, infatti, ha evidenziato una legame molto stretto fra i due turchi fermati e il boss Baris Boyun, noto per la sua attività criminale nel proprio Paese e il rapporto con l’Isis. L’uomo, infatti, sarebbe a capo di una organizzazione della quale fanno membri che agiscono nel nostro territorio come fiancheggiatori. Ma non è assolutamente finito qui.

Il Lazio e la provincia di Viterbo, infatti, sono una sorta di centro di stoccaggio oltre che un luogo protetto dove organizzare la propria lotta armata e addestrare i propri fiancheggiatori. E i due turchi, arrivati con documenti falsi, erano pronti a colpire proprio nel giorno della manifestazione di Santa Rosa per compiere una vera e propria strage. Solamente l’intervento da parte delle forze dell’ordine ha permesso di evitare la tragedia.
Si alza l’allerta terrorismo in Italia
La scoperta fatta dalle forze dell’ordine ha portato ad alzare l’allerta terrorismo. Infatti, gli inquirenti hanno la certezza che cellule simili a quelle del Lazio sono presenti in altre zone d’Italia. Quindi le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per cercare di individuarli e fermarli.

Ricordiamo che, come precisato in precedenza, si tratta di cellule che sono addestrate alla lotta e il forte legame con l’Isis li potrebbe portare a colpire anche in Italia. A Viterbo si è evitata una strage ed ora l’attenzione è molto alta visto che il rischio attentato è molto più concreto di qualche mese fa.