L’Ai rivoluziona il food e il beverage: i numeri parlano chiaro

Il food e il beverage potrebbe presto essere rivoluzionato dall’intelligenza artificiale: ecco come potrebbe cambiare il settore nei prossimi anni

La tecnologia e l’intelligenza artificiale stanno cambiando il mondo e presto la seconda, come riferito da Il Sole 24 Ore, è destinata ad arrivare anche nel settore del food e del beverage. Le imprese sono chiave per quanto riguarda l’economia italiane e nei prossimi anni ci potrebbero essere delle novità importanti sia per quanto riguarda la catena di lavoro che per la produzione e, di conseguenza, per le entrate alle aziende.

Un robot in azione in casa
L’Ai rivoluziona il food e il beverage: i numeri parlano chiaro (Pixbay) – mcnews.it

Per adesso non si conoscono le tempistiche dell’ingresso dell’intelligenza artificiale in un settore molto delicato come quello del food e del beverage. Attualmente le aziende stanno valutando come integrare l’Ai nei processi per trasformare il tutto in un motore di vantaggio competitivo e di creazione di valore. Come riferito dallo studio, ci saranno delle novità positive e per questo motivo gli esperti spingono per cambiare e inserire questa intelligenza nella catena di montaggio per aumentare anche la produttività.

Come cambia il food e il beverage con l’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale in questo momento sta cambiando molti settori. Quello del food e del beverage fino ad oggi ha preferito non utilizzare questa tecnologia per non prendersi il rischio magari di abbassare la produttività e perdere posti di lavoro. In realtà uno studio ha completamente stravolto la previsione e i numeri immaginati con l’inserimento dell’Ai sono assolutamente positivi. Tanto che si prevede la possibilità nel giro di poco tempo di cambiare questo settore.

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Stando ai risultati pubblicati in uno studio, con l’intelligenza artificiale la produttività del food e del beverage si aggirerebbe intorno al 20% in più rispetto ad oggi. Cosa significa? Un incremento di un lavoro che chiederebbe un impiego di 100mila persone. Insomma, ci sarebbero solamente dei vantaggi e le persone non andrebbero a perdere assolutamente il proprio lavoro visto che la catena verrebbe suddivisa in due parte.

Gli oggetti dove si friggono le patatine
Come cambia il food e il beverage con l’intelligenza artificiale (Pixbay) – mcnews.it

L’intelligenza artificiale si occuperebbe della produzione e, quindi, della cosiddetta catena del valore. Questa sarebbe autonoma, predittiva e sincronizzata. All’uomo, invece, la supervisione, l’innovazione e la governance etica. Insomma, un lavoro di squadra che porterebbe il settore del food ad essere ancora maggiormente produttivo.

Lo sguardo rivolto al 2035

Naturalmente è un progetto molto lungo e che chiede la necessità di portare le aziende del food ad inserire l’intelligenza artificiale in una catena automatizzata. Per questo motivo, come evidenziato dallo studio, i primi risultati non saranno immediati, ma lo sguardo è rivolto principalmente al 2035.

Un piatto ricco
Lo sguardo rivolto al 2035 (Pixbay) – mcnews.it

Per il momento comunque siamo dunque nel campo delle ipotesi. Vedremo se lo studio si trasformerà in realtà e l’intelligenza artificiale entrerà nel mondo del food e del beverage.

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