Scuola, i prezzi dei libri sono in continuo aumento: e il motivo è clamoroso

Mancano ancora due settimana al suono della campanella nelle scuole, ma per le famiglie è già cominciato l’incubo della ricerca dei libri di testo per il nuovo anno

Secondo una recente indagine dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, negli ultimi anni il prezzo dei libri scolastici è considerevolmente aumentato e, di conseguenza, è cresciuta la spesa che ogni anno le famiglie devono sostenere per ogni figlia e figlio che frequenta le scuole medie e superiori. Un problema enorme che anche il governo ha provato ad affrontare scontrandosi con una realtà che va al di là del solo aumento del prezzo di copertina.

Un mercatino di libri usati
Scuola, i prezzi dei libri sono in continuo aumento: e il motivo è clamoroso – Mcnews.it – Ansa foto

Le scuole di ogni ordine e grado ricominceranno dalla prossima settimana secondo però un calendario che potrà variare da regione a regione. Infatti, oramai da anni, al netto dei 200 giorni scolastici minimo garantiti, ogni regione può decidere quando far cominciare le lezioni per poter poi gestire in maniera separata anche eventuali giorni di vacanza aggiuntivi a cavallo delle feste nazionali.

Tutti gli anni lo stesso problema

L’estate sta finendo cantavano molti anni fa al Festivalbar e con la fine delle vacanze estive si avvicina sempre di più il suono della prima campanella per circa dieci milioni di studenti di ogni ordine e grado in tutta Italia. L’inizio delle lezioni per tutte le famiglie coincide con l’incubo dei libri di testo, quindi con la ricerca del modo per risparmiare qualcosa per non andare a impattare in maniera troppo pesante sul bilancio familiare. Una caccia al tesoro che ogni anno diventa sempre più difficile con il sistematico ricambio delle varie edizioni dei libri adottati dalle scuole che impedisce di provare a comprare quelle usate.

Tutti gli anni lo stesso problema – Mcnews.it

Il problema è sempre lo stesso e per di più conosciuto da tutti, un mercato da circa 800 milioni di fatturato annui, in mano soprattutto a 4 grandi gruppi editoriali, che ne detengono da soli l’80% complessivo e che dettano le regole del gioco. A partire dallo sfornare ogni anno nuove edizioni da far approvare strategicamente ai professori in modo da disturbare il mercato dell’usato, che ora è diventato sempre più concorrenziale grazie alle tante app che propongono la possibilità di scambiare libri anche da una parte all’altra della Penisola. Pochi click e il gioco è fatto, nella speranza che poi in classe il professore di turno non faccia storie.

Altro che digitale

L’avvento della tecnologia potrebbe portare oltre che a un considerevole risparmio dal punto di vista economico, anche a un sollievo per le spalle e le braccia degli stessi studenti che, invece di uscire di casa la mattina per andare a scuola con lo zaino carico di libri, potrebbero caricare la maggior parte dei testi in versione digitale sui tablet, gli stessi che durante la pandemia da Covid-19 avevano aiutato a svolgere la famigerata didattica a distanza. Una distanza abissale quella che registriamo nel nostro Paese che rimane assolutamente vincolato a una scelta cartacea del libro di testo nonostante oramai tutti i testi approvati dalle varie commissioni scolastiche siano assolutamente anche in versione digitale.

Altro che digitale – Mcnews.it

Un’abitudine che tra i ragazzi oramai è conclamata e utilizzata, ma che si scontra con una mentalità ancora antica all’interno degli stessi istituiti scolastici da parte del personale insegnante. Dal 2008 esiste anche una legge che impone alle scuole di non superare un certo budget di spesa complessivo quando scelgono quali libri adottare, un tentativo per fare luce sulle possibili scelte e arginare l’inevitabile impatto economico per le tasche delle famiglie italiane, tentativo miseramente fallito. Quando la prossima settimana la campanella tornerà a suonare già in alcune regioni questi problemi resteranno ancora fermi alle buone intenzioni e ognuno cercherà la via migliore per provare a risparmiare qualche euro.

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