Dal 4 al 7 aprile, Castel Sant’Elmo diventa “un porto sicuro della cultura”

Un’identità, polo di progresso intellettuale e studio, una vocazione, città marittima aperta a tutte le culture e le provenienze, un obiettivo, ribadire la cittadinanza senza confini per i libri e la lettura, unendo la ricchezza del patrimonio artistico e storico a quella della creatività. Tutto questo, e molto ancora, è NapoliCittàLibro, il Salone del Libro e dell’Editoria di Napoli che torna, con la seconda edizione, dal 4 al 7 aprile 2019 e porta i libri a Castel Sant’Elmo, la fortezza Patrimonio mondiale UNESCO che da oltre sei secoli veglia sull’attività marittima del Golfo di Napoli e sull’evoluzione dell’intera città. Promossa dall’Associazione Liber@Arte, in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura e il Polo Museale della Campania, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e con il patrocinio di AIE – Associazione Italiana Editori, NapoliCittàLibro ha scelto quest’anno il tema Approdi. La cultura è un porto sicuro: un riferimento all’attualità e alla riaffermazione della cultura come àncora ben salda per la comprensione del presente e riparo dalle tempeste della disinformazione e dai moderni canti di Sirena.

In un nuovo allestimento, espositori e incontri sono ospitati negli ambulacri del castello: intorno all’Auditorium centrale, simbolicamente chiamato Rosa dei venti, si sviluppano le tre sale Levante, Ponente e Libeccio, spazi raccolti in cui la contemporaneità del panorama culturale ed editoriale dialoga con l’atmosfera e le suggestioni storiche che il luogo emana. Il programma del Salone del Libro e dell’Editoria di Napoli è articolato in sezioni che coinvolgono il pubblico a livelli diversi, a cominciare da Àncore, sui temi fondamentali della contemporaneità, sull’attualità e la società, che ospita fra gli altri Giovanni De Luna, Carlo Greppi, Armando Torno e Alex Zanotelli; e Sirene, dedicata sia alla figura mitologica che al significato simbolico di voci ingannevoli, di cui si occupano ad esempio Elisabetta Moro e Marino Niola.

Un’ora con… offre invece carta bianca per conferenze, presentazioni e dibattiti con personaggi come Pippo Baudo, Marco Buticchi, Ruggero Cappuccio, Gianrico Carofiglio, Maurizio Cucchi, Rita Dalla Chiesa, Giancarlo De Cataldo, Raffaele La Capria, Jhumpa Lahiri, Cinzia Leone, Elio Pecora, Francesco Piccolo, Giancarlo Pontiggia, Luisa Ranieri, Davide Rondoni, Sandra Savaglio, Michele Serra, Andrea Tarabbia, Licia Troisi, Ilaria Tuti, Ester Viola. Infine, Rotta su Napoli, riservata a tradizioni, storie e protagonisti della città e della napoletanità, con, fra gli altri, Renzo Arbore, Gigi Di Fiore, Enrico Ianniello, Pino Imperatore, Lorenzo Marone e Vincenzo Salemme.

L’offerta di NapoliCittàLibro non si esaurisce, naturalmente, nelle sezioni e prevede diversi altri appuntamenti, come il convegno Libri e lettura per l’inclusione sociale, l’incontro della Federation of European Publishers (FEP), il seminario per aspiranti librai su Il valore dell’assortimento, la presentazione del torneo letterario IoScrittore e della nuova serie tv Food Wizard, fino agli spot sul Made in Italy realizzati dagli studenti per il PMI Day.

IL PROGRAMMA

In un’epoca in cui il confine tra opinioni e fatti è sempre più sbiadito, il tema vuole essere un appello allo spirito critico per una riflessione puntuale ed equilibrata. Ecco perché NapoliCittàLibro ha scelto di declinarlo anzitutto suggerendo quattro punti cardinali, analizzati nella sezione Àncore: cultura, frontiere, responsabilità, politica. Della prima si occupa, nella lectio inaugurale, il saggista e giornalista Armando Torno (giovedì alle 11.30, Sala Ponente), spiegando perché è accogliente ma non consolatoria, sicura ma non chiusa, porto di arrivo e ripartenza. A ragionare di muri, confini e migrazioni sono gli storici Carlo Greppi e Giovanni De Luna (domenica alle 12.30, Sala Ponente), mentre il missionario e attivista Alex Zanotelli, insieme alla giornalista Valentina Furlanetto, punta il dito contro la deresponsabilizzazione e la distorsione della verità, che generano mostri come il razzismo e l’oppressione (venerdì alle 17, Sala Libeccio). Infine, Alessandro Arienzo, Gennaro Barbuto, Gianfranco Borrelli, Robertino Ghiringhelli, Maurizio Griffo, Francesca Russo e Domenico Taranto mostrano come per orientare la nave della società occorra guardare al rapporto fra storia e politica, simili ai due mitici fratelli Castore e Polluce, considerati non a caso dai marinai i protettori dei naviganti in pericolo (venerdì alle 10.30, Sala Ponente). Quest’ultimo dipende spesso, oggi, dalla difficoltà di distinguere il vero dal falso: nella sezione Sirene, gli antropologi Elisabetta Moro e Marino Niola tratteggiano la figura di queste creature mitologiche (sabato alle 17, Sala Levante) e i motivi per i quali sono diventate simbolo di malìa e inganno. Una prima versione moderna del loro canto è rappresentata dalla demagogia e dal populismo, le Scilla e Cariddi di ogni democrazia, affrontate da Alessandro Barbano, saggista ed ex direttore del “Mattino” di Napoli (giovedì alle 17). Una seconda eco della persuasione pericolosa delle sirene riecheggia nei fenomeni della gogna mediatica e della bolla dei social network, gli stessi che hanno condotto Tiziana Cantone alla morte, come ricordano Romina Farace, Luca Ribustini, insieme a Maria Teresa Giglio e Angela Marino (domenica alle 15, Sala Levante).

MOSTRE E VISITE GUIDATE

Il Polo museale della Campania ha organizzato, in occasione della seconda edizione della manifestazione NapoliCittàLibro mostre d’arte contemporanea dedicate al libro come Pagine alate, installazione realizzata dall’artista Paolo Hermanin, a cura di Anna Imponente, direttore del Polo museale della Campania, e percorsi d’autore che raccontano Castel Sant’Elmo e la Certosa di San Martino. Le visite guidate saranno a cura di Rita Pastorelli, direttore della Certosa di San Martino e dei Servizi Educativi per Castel Sant’Elmo.

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